Grillaio
Il grillaio (Falco naumanni) è un uccello rapace della famiglia dei Falconidi. L'epiteto naumanni è un omaggio al naturalista tedesco Johann Andreas Naumann. Rapace diffuso in tutta l'Italia meridionale, dove si concentra il 25% di tutte le coppie rimaste, in particolar modo tra Basilicata e Puglia, è una specie protetta inclusa nella Direttiva Habitat dell’Unione Europea.
Il grillaio è il più piccolo fra i rapaci, è lungo 27-33 cm, con una apertura alare di circa 70 cm. È molto simile al gheppio ma ha un'apertura alare più corta. Nel grillaio maschio adulto non vi sono macchie nere sulla schiena al contrario del gheppio. Inoltre si differenzia dal gheppio per le sue unghie, nel grillaio sono chiare (giallastre), invece nel gheppio sono nere, quindi è così possibile distinguere anche le femmine ed i giovani che si presentano molto più simili al cugino gheppio.
Piumaggio: maschio bruno, grigio e scuro, femmina bruno rossiccia con barrature scure. Apertura alare: 60 - 70 cm Peso: 90 - 200 gr Periodo riproduttivo: maggio-luglio Uova: 3-5
Il grillaio è una specie a corologia eurocentroasiatico-mediterranea. L'areale di nidificazione si colloca tra il 52º parallelo in Polonia, dove nidifica irregolarmente, e il 56º parallelo nella zona del Volga, ampliandosi verso sud fino all'area del Maghreb. La maggior parte della popolazione è distribuita tra Spagna, Italia, Portogallo, Grecia, Macedonia, Turchia, Israele, ex Unione Sovietica.
L'areale di svernamento è localizzato nel continente africano, in gran parte a sud dell'equatore fino al Sud Africa.
In Italia, il grillaio risulta un migratore regolare, nidificante e parzialmente svernante. È nidificante dal livello del mare fino a 400-500 m s.l.m. in Basilicata e in Puglia, e fino a 1.000-1.100 m s.l.m. in Sicilia e in Sardegna. Il grillaio nidifica esclusivamente in Basilicata, Puglia Sicilia, Lampedusa, Sardegna, Toscana, Emilia-Romagna, Calabria.
Specie migratrice, vive durante il periodo pre-riproduttivo in colonie. Quello che è il più piccolo tra i rapaci giunge in Italia ad aprile e riparte per l'Africa alla fine dell'estate.
Questo piccolo rapace è molto più confidente del gheppio, infatti non è raro sostare sotto di lui mentre si liscia le penne o spolpa una qualche preda su di un palo, senza batter ciglio per la nostra presenza. A differenza del gheppio è solito vivere in comunità, quindi facilmente si possono individuare più soggetti insieme.
Data la scarsa potenza del becco e degli artigli, si nutre principalmente di invertebrati come cavallette, coleotteri, grilli-talpa, insetti vari che coprono circa l'80% della sua alimentazione. Riesce comunque a predare con successo rettili come le lucertole e, occasionalmente, piccoli roditori terricoli. Cattura le sue vittime in prevalenza a terra, usando sia la tecnica di caccia all'agguato che il volo perlustrativo
Dopo il ritorno dai luoghi caldi di svernamento, il Grillaio incomincia la sua attività riproduttiva, quasi sempre in colonie più o meno numerose. A fine aprile vengono deposte, direttamente in anfratti e buchi di rocce, talvolta nelle cavità di grossi tronchi, dalle 3 alle 5 uova che si schiudono dopo una cova di circa 28 giorni, effettuata prevalentemente dalla femmina. Nei primi giorni dalla nascita, la femmina rimane con i piccoli e il maschio procura il cibo. Successivamente, anche la femmina gli verrà in aiuto. L'involo dei giovani avviene a circa 4 settimane dalla nascita, che in Italia coincide con giugno-luglio. Già in agosto-settembre, giovani e adulti, in forma aggregata, intraprendono la migrazione autunnale. La prima nidificazione può verificarsi dopo il primo inverno.
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